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Siracusa

Siracusa è la prima città dell’Occidente con una comunità cristiana.
Dopo i vandali, sono i Bizantini con Belisario nel 535 a conquistare Siracusa e la Sicilia. Con Costante II, la città vive un periodo florido e diventa sede imperiale, ma con i suoi successori una guerra civile mette fine all’impero bizantino.
L’arrivo degli Arabi nell’878 scuote Siracusa in modo violento, provocando 5.000 vittime.
Una crisi politica porterà la dominazione araba ad essere sostituita nuovamente da quella bizantina. Questo periodo corrisponde ad una rinascita culturale della città, soprattutto dal punto di vista architettonico.
Nel 1693 un terremoto distrugge Siracusa, che rinasce in stile barocco, grazie alle famiglie nobiliari.
Nell’ultimo secolo la città non ha subìto molte ristrutturazioni architettoniche, perdendo i fasti del passato.  La Fontana di Artemide e il Teatro Comunale sono due esempi recenti.

Città sul mare tra le più belle del Mediterraneo, ricca di storia e di monumenti, Siracusa esprime tutta la varietà e complessità culturale della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri.
In una posizione fortunata (una grande terrazza calcarea che si affaccia sulla sottostante linea costiera) e dotata di un magnifico porto naturale, la città odierna è divisa tra una parte vecchia, Ortigia, e una parte nuova di recente espansione. La città vecchia, che insiste su un isolotto, mostra immediatamente il fascino di un luogo che ha visto succedersi e stratificarsi, in oltre tremila anni, espressioni importanti delle maggiori civiltà del Mediterraneo.
Il Duomo (tempio dorico costruito su insediamenti siculi, basilica bizantina, chiesa normanna, tardo rinascimentale e infine barocca) da solo ne è una sintesi perfetta.
Visitare Ortigia, l’anima di Siracusa, è un’esperienza piacevole e insieme profonda: un lungo viaggio in appena un chilometro quadrato tra templi greci e chiese cristiane, palazzi svevi, aragonesi e barocchi, cortili, vicoli arabi, botteghe, modeste abitazioni e grandi edifici pubblici. Belle piazze. Un quartiere ebraico e la sinagoga trasformata in chiesa cattolica. Strade animate e vicoli solitari. Case abbandonate. La Fonte Aretusa, luogo legato ad un mito. Ristoranti, caffè, librerie e negozi. Una biblioteca che custodisce libri rari e antichi. Una preziosa collezione numismatica.
La Galleria Regionale con opere di Antonello da Messina e Caravaggio. L’Istituto del Dramma Antico. Un sorprendente Museo del Cinema. Qualche albergo.
Quasi ovunque una peculiare impronta barocca data dalla ricostruzione settecentesca dopo il terremoto del 1693 e, già dal secolo precedente, dall’opera dei Vermexio, famiglia illustre di architetti siracusani.
E’ impossibile riassumere la ricchezza monumentale, la bellezza, la vivacità e la malinconia di Ortigia. Comunque capiti di percorrerla – secondo precisi itinerari o affidandosi al caso – s’incontrerà sempre il mare: il grande porto naturale che è bellissimo al tramonto, il mercato, gli odori per le strade, I menù di pesce dei ristoranti. Ogni cosa a Ortigia riporta al mare. E al rapporto col mare – più o meno intensamente vissuto dell’antichità ad oggi – la città vecchia deve il suo fascino e la sua ricca storia ma anche il suo futuro incerto.
Lasciata Ortigia, si raggiunge la città moderna.
L’area urbana di più recente ed ampia espansione ha inglobato parte del patrimonio archeologico della città come le Latomie dei Cappuccini, la Chiesa e le Catacombe di San Giovanni Evangelista, il Santuario di Demetra e Kore.
Relativamente isolato, il Parco della Neaopolis con il Teatro Greco (il più grande giunto fino a noi dall’antichità), l’Anfiteatro Romano, l’Ara di Ierone II, le Latomie del Paradiso e di S. Venera, la Grotta dei Cordari e l’Orecchio di Dionisio, riesce a dare le suggestioni di un luogo dove ancora natura, storia e mito s’incontrano. Il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi, tra I maggiori del mondo, espone in una nuova e ben organizzata sede importantissimi reperti della preistoria siciliana, della città greca, delle sue colonie e di altre città greco-occidentali. Poco distante, gestito da privati, vi è un Museo del papiro.
La vita culturale cittadina è conosciuta soprattutto per il ciclo biennale di spettacoli classici che hanno il loro spazio scenico nel Teatro Greco.
Antico luogo di culti differenti, Siracusa mantiene un’intensa religiosità nella devozione alla Madonna (cui è stato dedicato di recente un grande santuario) e a S. Lucia, la santa patrona (consigliabile una visita alla chiesa omonima).
Nei dintorni si segnalano, lungo la Via Elorina (S.S. 115) il Ginnasio Romano, il Fiume Ciane (dove cresce rigoglioso il papiro) e I resti del Tempio di Zeus.
In direzione di Belvedere, il Castello Eurialo, grandiosa fortificazione greca voluta nel 402 a.C. da Dionisio il Vecchio.
A sud della città alcune zone balneari molto frequentate d’estate: il lido Arenella, Ognuna, la bella spiaggia di Fontane Bianche vicino al borgo di Cassibile.

La vita culturale di Siracusa tende in questi anni a vivacizzarsi molto, tuttavia essa è ancora conosciuta soprattutto per un famoso ciclo biennale di Spettacoli Classici (consolidato da una tradizione iniziata ai primi del nostro secolo) che ha stabilito il suo naturale spazio scenico nel teatro greco. Gli spettacoli, insieme ad altre attività attinenti alla cultura e al teatro del mondo antico, sono organizzati dall’I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico) che ha sede a Palazzo Greco, in corso Matteotti.
Antico luogo di culti differenti, Siracusa mantiene una intensa religiosità nella devozione alla Madonna e a S. Lucia, la santa patrona i cui festeggiamenti, il 13 dicembre, vedono un’ampia partecipazione popolare. Quanto al culto della Madonna, esso ha visto un’intensificazione a partire da un evento considerato miracoloso: la lacrimazione negli anni ’50 dei un simulacro della Vergine. Da allora Siracusa è uno dei luoghi privilegiati del culto mariano, come attesta il grande santuario di recente edificato e dedicato proprio alla Madonna delle Lacrime.
La permanenza a Siracusa è resa gradevole da una buona ricettività alberghiera e dal fascino di alcuni hotel della città. La gastronomia (tradizionale o modernamente aperta alle tendenze della nuova cucina), di eccellente qualità nei piatti a base di pesce, viene proposta da ottimi ristoranti e trattorie molti dei quali si trovano nel centro storico.